Tsuchida Kawabanokaze rappresenta una raffinata sintesi tra tradizione e innovazione, nato dall’intenso legame con il territorio della prefettura di Gunma e dalle competenze artigianali della Sakagura. Alla base di questa creazione c’è l’acqua purissima proveniente dalle profondità del monte Hotaka, estratta a circa 50 metri sotto terra. La sua qualità medio-dolce e la ricchezza minerale, conferiscono al sake una struttura sottile ma bilanciata, che si armonizza splendidamente con il gusto del riso Asahi no yume.
Il riso, coltivato nella prefettura di Gunma e sbiancato al 90%, è il cuore pulsante di questo sake. A differenza delle tecniche tradizionali l'azienda ha scelto di mantenere un approccio innovativo, sviluppando una tecnologia avanzata per la produzione del koji che consente di esaltare il sapore autentico del riso, riducendo il tempo necessario per il processo fermentativo del 60-70% rispetto ai metodi convenzionali. Il risultato è un sake leggero, con una gradazione alcolica moderata, che offre un’esperienza accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta a questa bevanda.
La peculiarità della produzione risiede nell’uso del metodo Kimoto. Questo approccio artigianale non solo conferisce complessità e profondità al sapore, ma rispecchia anche il desiderio del produttore di celebrare la diversità del sake giapponese. L’assenza di additivi garantisce un’espressione autentica degli ingredienti naturali, permettendo al sake di sviluppare aromi unici e imprevedibili, frutto dell’interazione tra microrganismi e ambiente.
Al palato, questo sake offre un equilibrio armonioso tra dolcezza e acidità, con una leggerezza che lo rende facile da bere anche per i meno esperti. Il sapore si sviluppa in modo graduale, iniziando con una morbidezza delicata che ricorda il riso appena cotto, per poi evolversi in una freschezza vivace, simile a una brezza leggera. La bassa gradazione alcolica e la struttura fine permettono di percepire una complessità naturale, con aromi che richiamano vagamente note floreali e minerali. La sua leggerezza non compromette però la profondità, poiché ogni sorso rivela una stratificazione di sapori che rimangono persistenti ma non invadenti.
SERVIZIO E ABBINAMENTI:
La sua acidità lo rende particolarmente adatto a piatti ricchi e leggermente grassi, come la cotoletta alla milanese, dove il sake bilancia la consistenza croccante e il sapore pieno del piatto. È perfetto anche con pesce bollito, aggiungendo una sfumatura delicata che esalta la ricchezza naturale dei frutti di mare. Con yakitori glassati, si integra in modo armonioso, pulendo il palato dopo ogni boccone. Nel contesto di piatti più freschi, come la caprese, il sake offre una piacevole contrapposizione rinfrescante al formaggio fresco e al basilico.
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