La filosofia che sta dietro a questo prodotto è quella di ottenere un sake con una gradazione alcolica simile a quella del vino bianco, mantenendo però intatte tutte le sue caratteristiche organolettiche.
La cosa che ci sentiamo dire più spesso dalle persone che incontriamo quando partecipiamo agli eventi con i nostri sake è “pensavo che il sake fosse un distillato!”.
Prodotto in una sakagura immersa nella natura della parte orientale della prefettura di Tochigi, dove il freddo invernale, durante il periodo di produzione, è intenso da mattina a sera.
La prima edizione della Milano Sake Challenge, ci ha lasciato in eredità un’importante lista dei sake più apprezzati dai giudici sake sommelier italiani.